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ELETTROTERAPIA

Si definisce elettroterapia l’utilizzo a scopo terapeutico dell’energia elettrica nelle sue varie forme. Essa produce effetti diversi sull’organismo con varie indicazioni cliniche, principalmente eccitomoria, antalgica e veicolante di farmaci.

Le tipologie di correnti utilizzate sono essenzialmente due:

  • continua (la piu’ impiegata e’ la galvanica )
  • variabile (termine generico per indicare numerose forme d’onda in cui le diverse conformazioni di lunghezza del’impulso e tempi di pausa si rendono responsabili di differenti effetti terapeutici, con azioni antalgiche, trofiche, eccitomotorie)

Nella pratica clinica possiamo distinguere:

  • elettroterapia di stimolazione: correnti faradiche, correnti sinusoidali (o di kotz), correnti rettangolari bifasiche a carica bilanciata, correnti esponenziali
  • elettroterapia antalgica: tens, diadinamiche, interferenziali, continue o galvaniche
  • elettroterapia veicolante farmaci: ionoforesi, ionoforesi

ELETTROTERAPIA DI STIMOLAZIONE

Lo scopo del trattamento e’ indurre una contrazione muscolare applicando una stimolazione elettrica alla cute sovrastante o nelle vicinanze del muscolo stesso. Le diverse forme d’onda vengono scelte in base alle caratteristiche del muscolo da far contrarre.

Sostanzialmente possiamo distinguere :

  • un muscolo normoinnervato (da trattare, per esempio, allo scopo di ridurre una ipotrofia da non uso)
  • un muscolo denervato o parzialmente innervato (da trattare allo scopo di mantenere il trofismo muscolare, in assenza di una contrazione volontaria).
  • Corrente faradica : si utilizza per la stimolazione del muscolo normoinnervato. Questa corrente nella pratica clinica viene poco utilizzata per la scarsa tollerabilita’ da parte dei pazienti alle intensita’ necessarie per ottenere una buona contrazione muscolare
  • Correnti sinusoidali ( o di Kotz): si utilizza per la stimolazione del muscolo normoinnervato.
  • Elettroterapia con onde rettangolari: si utilizza per la stimolazione del muscolo normoinnervato. E’ una tipologia di corrente attualmente molto diffusa sia per la buona tollerabilita’ sia per i risultati ottenuti sul tono-trofismo muscolare.
  • Correnti esponenziali: si utilizzano per la stimolazione del muscolo denervato o parzialmente innervato.

CONTROINDICAZIONI ALLA ELETTROTERAPIA DI STIMOLAZIONE

  • Presenza di pace-maker ( o di altre apparecchiature elettromagnetiche impiantate) nella zona immediatamente sottostante la stimolazione)
  • Lesioni cutanee in sede di applicazione
  • Presenza in sede di stimolazione: infezioni, infiammazioni, flebiti, tromboflebiti.

ELETTROTERAPIA ANTALGICA

  • Tens: stimolazione elettrica transcutanea selettiva dei nervi periferici con conseguente riduzione della sintomatologia dolorosa. E’ tra le elettroterapie piu’ utilizzate negli ultimi anni, anche per la semplicita’ e il basso costo delle apparecchiature eroganti.
  • Correnti diadinamiche: forma di elettroterapia a bassa frequenza (< 100Hz)
  • Correnti interferenziali: forma di elettroterapia ottenuta dalla interferenza di due correnti sinusoidali di media frequenza
  • Corrente continua o galvanica: si tratta dell’utilizzazione a scopo esclusivamente antalgico della corrente continua.

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CONTROINDICAZIONE ALLA ELETTROTERAPIA ANTALGICA

Le correnti antalgiche non devono essere praticate su soluzioni di continuo della cute, in presenza di processi infettivi localizzati, lesioni neoplastiche o tromboflebiti. Vanno evitate sulla zona di impianto di pace-maker. Sono controindicate sulla regione lombosacrale in presenza di gravidanza.

ELETTROTERAPIA “VEICOLANTE” FARMACI

  • Ionoforesi: si invia al paragrafo sulla ionoforesi
  • Iontoforesi: e’ il termine utilizzato per definire il trasporto attivo di molecole ioniche nei tessuti mediante il passaggio di corrente elettrica attraverso una soluzione che contiene le molecole da somministrare.