FISIOTERAPIA PER ARTRITE REUMATOIDE
PROFESSIONALITA’ ED ESPERIENZA AL TUO SERVIZIO
L’artrite reumatoide e’ una malattia autoimmune di origine sconosciuta che fino al secolo scorso veniva chiamata anche poliartrite cronica primaria e che oggi affligge in linea circa 230.000 persone (170.000 donne e 60.000 uomini circa).
Il nome piu’ antico dipende dal fatto che l’infiammazione colpisce piu’ articolazioni durante il suo sviluppo, ha un andamento continuo e non ha un’origine ben definita.
Precedentemente venne anche chiamata artrite deformante, perche’ a lungo andare le articolazioni si modificano, cambiando l’aspetto delle mani e dei piedi del malato.
La malattia colpisce principalmente le donne di eta’ compresa tra i 35 e i 50 anni, ma esistono anche casi di artrite reumatoide giovanile che coinvolgono bambini e adolescenti.
SINTOMI, DIAGNOSI E CURA DELL’ARTRITE REUMATOIDE
L’artrite reumatoide non ha una sintomatologia ben definita, puo’ presentarsi inizialmente con febbricole persistenti e astenia o con fasi acute (ben definite quando la malattia e’ in stato avanzato) caratterizzate da eventuale febbre piu’ alta e forti dolori articolari che limitano fortemente la mobilita’.
Quando si hanno dei dubbi sul benessere delle proprie articolazioni e’ opportuno rivolgersi a un reumatologo che e’ in grado di valutare la situazione e di prescrivere le analisi necessarie per diagnosticare la malattia.
Purtroppo non esiste un test specifico che possa individuare inequivocabilmente la presenza dell’infiammazione, per questo e’ opportuno sottoporsi ad una serie di analisi che, confrontate l’una con le altre, possono permettere un responso medico.
Quando la malattia e’ ormai avanzata, raggi X e TAC, possono essere determinanti per osservare lo stato osseo, cartilagineo e della cavita’ sinoviale. Nell’artrite, la capsula articolare e la cavita’ sinoviale si infiammano fortemente e la cartilagine va incontro a degenerazione cosi’ che ogni movimento risulta doloroso e difficile.
Anche le analisi del sangue possono fornire alcuni dati interessanti, in particolare l’emocromo, VES e PCR che evidenziano la presenza dell’infiammazione.
La terapia adottata per l’artrite reumatoide non riesce a guarire completamente la patologia, ma puo’, con gli antidolorifici, i cortisonici ed altri farmaci specifici, limitarne la sintomatologia dolorosa, bloccarne o limitarne l’avanzamento e, in alcuni casi, permettere una regressione parziale ma importante dello stato patologico.
E’ fondamentale che il reumatologo prescriva al paziente una terapia fisioterapica. Non farlo sarebbe una grave mancanza da parte del medico perche’ una ginnastica attiva e/o passiva elaborata in modo specifico per il soggetto puo’ impedire l’ipotrofia muscolare causata dalla situazione statica imposta al paziente dal dolore (e quindi dal minore movimento) e dai farmaci (come effetto collaterale).
COME SI SVILUPPA UN PROGRAMMA FISIOTERAPICO PER L’ARTRITE REUMATOIDE?
Credo nell’elaborazione di un programma specifico per singolo caso.
Il paziente, a domicilio si dovrebbe impegnare almeno 30-120 minuti al giorno con la ginnastica passiva durante le fasi acute ed attiva quando riesce a muoversi abbastanza agevolmente da solo. Offro anche un servizio di fisioterapia a domicilio, per facilitare coloro che in momenti particolarmente difficili hanno difficolta’ a muoversi anche per salire in macchina e recarsi ad uno studio medico.
In alcuni casi anche la chirurgia viene consigliata, specialmente per quanto riguarda la sostituzione della borsa sinoviale o l’impianto di una protesi articolare completa.
Anche in questo caso posso sostenere il malato nella riabilitazione post-operatoria.
Inoltre i medici, possono indirizzare il paziente che manifesta evidenti difficolta’ nel movimento, alla ricerca di strumenti caratteristici della terapia occupazionale. Questi sono fondamentali per svolgere le azioni quotidiane e vanno dalle semplici stampelle che aiutano la deambulazione a tazze e posate specifiche, rese piu’ semplici per coloro che presentano gravi deformazioni delle mani.
L’artrite reumatoide e’ una malattia difficile da vivere e da accettare dal punto di vista psicologico, per questo e’ fondamentale appoggiarsi ad un centro riabilitativo di qualita’ che con la competenza e l’approccio psicologico mirato all’individuo sia in grado di rendere migliore la quotidianita’ del paziente.