ULTRASUONO
In fisioterapia gli ultrasuoni forniscono un aiuto fondamentale ai trattamenti manuali. Le terapie strumentali con ultrasuoni consistono in vibrazioni acustiche non percepite dall’orecchio umano ottenute utilizzando la proprieta’ di cristalli minerali che subiscono l’azione di un campo di corrente alternata prodotta da un generatore. Questa corrente viene emessa tramite una testa emittente dove è inserito un trasduttore ( disco piezoelettrico o lamina al quarzo) che converte l’energia elettrica in energia meccanica ( vibrazioni acustiche) che vengono trasmesse ai tessuti.
MODALITA’ GENERALI DI APPLICAZIONE
La terapia con ultrasuoni può essere somministrata con due modalità diverse: a contatto diretto, con testina mobile o fissa e ad immersione. La modalità a contatto diretto e’ quella più frequentemente utilizzata, consiste nell’applicazione della testina emittente a diretto contatto della cute con l’interposizione di una sostanza ( di solito un apposito gel conduttivo). La metodica ad immersione è utile quando le superfici da curare sono troppo piccole o irregolari o quando la zona è così dolente da impedire il contatto diretto. La parte da trattare viene immersa in un recipiente contenente acqua insieme alla testina emittente, posta ad una distanza massima di 2-3 cm dalla superficie corporea, per evitare una eccessiva dispersione del fascio ultrasonico con diminuzione dell’efficacia terapeutica.
QUALI PATOLOGIE VENGONO TRATTATE CON GLI ULTRASUONI?
Tutte le patologie dell’apparato locomotore in cui si desidera un effetto antalgico e/o per migliorare l’efficacia di una seduta di cinesiterapia.
- MUSCOLI CONTRATTI
- EPICONDILITI
- MORBO DI DUPUITREN
- PERIARTRITE ( ANCHE CON CALCIFICAZIONI)
- NEVRITI
ETC………
CHI NON PUO’ SOTTOPORSI AGLI ULTRASUONI
L’ultrasuonoterapia e’ controindicata in caso di processi flogistici acuti, neoplasie, lesioni cutanee e alterazione della sensibilità. Va evitata in corrispondenza dei globi oculari e dell’utero gravidico per la possibilità che anche a dosaggi terapeutici si verifichi il fenomeno della cavitazione. Si sconsiglia in presenza di mezzi di sintesi metallica e di protesi articolari, per il loro maggior assorbimento rispetto ai tessuti circostanti e quindi per il loro possibile deterioramento o danno per i tessuti vicini.
Sembra non esservi controindicazione a questa cura, a dosaggi terapeutici, sull’osso in accrescimento ma si raccomanda massima prudenza.
Appare la caduta, la controindicazione assoluta in presenza di osteoporosi in quanto l’effetto piezoelettrico potrebbe addirittura avere un’azione positiva sull’osteogenesi. La terapia va evitata in corrispondenza dell’aia cardiaca per la possibilità di interferenza sulla conduzione e contrazione cardiaca. E’ da evitare l’esposizione diretta dei pace-maker o di altre apparecchiature elettromagnetiche impiantabili per i possibili danni permanenti che ne possono determinare.