FISIOTERAPIA DELL’ANCA
INSIEME PER RAGGIUNGERE IL PIENO RECUPERO
L’anca è l’articolazione predisposta alla deambulazione. Ogni passo che viene fatto può essere completato grazie al buon funzionamento dell’anca, composta da 2 ossa e da altre strutture cartilaginee e fibrose di supporto che permettono la perfetta aderenza tra le aree di contatto.
QUAL’E’ L’ANATOMIA DELL’ANCA?
L’anca e’ quell’articolazione che mette in collegamento la parte prossimale del femore con il bacino. Il femore e’ un osso lungo che nella sua area distale va a formare il ginocchio, mentre nella parte superiore presenta 3 parti distinte: la testa, di forma sferica, si va ad inserire perfettamente nella cavita’ del bacino; il collo, che unisce testa e diafisi formando un angolo di 120-135°; la regione trocanterica, che completa la struttura periferica dell’osso e presenta due protuberanze, il grande ed il piccolo trocantere su cui si inseriscono alcuni dei muscoli necessari alla deambulazione.
Il bacino accoglie il femore in un’area detta cavita’ acetabolare, rivestita all’interno da cartilagine e fornita di una struttura fibrosa e resistente che serve a completare il fissaggio delle 2 ossa l’una all’altra, come una specie di guarnizione. L’atto di camminare e’ permesso dalla funzionalita’ dell’anca e dai 19 muscoli coinvolti nella deambulazione. Se una sola di queste strutture subisce un trauma o è oggetto di una patologia, la fluidita’ del movimento viene meno, per motivi meccanici o per cause dolorose.
QUALI PATOLOGIE POSSONO INTERESSARE L’ANCA?
Come ogni parte del corpo, l’anca puo’ essere bersaglio di traumi più o meno violenti dovuti ad incidenti stradali, sportivi o domestici oppure di una ricorrenza di microtraumi ( come spesso accade in ambito sportivo) che non danno sintomi singolarmente, ma a lungo andare possono sfociare in infiammazioni o lesioni da tenere sotto controllo medico.
Esistono pero’ anche delle malattie che possono indurre dolore nell’articolazione; tra queste vi sono quelle degenerative come l’artrosi all’anca o le osteocondriti, quelle infiammatorie come l’artrite reumatoide, il reumatismo psoriasico o l’artrite cronica giovanile e quelle infettive come la come l’artrite settica.
L’artrosi dell’anca comporta una lesione delle cartilagini con conseguente dolore al movimento e limitazione della funzionalita’. L’anca a scatto prende il nome proprio dal tipo di fastidio che il soggetto accusa, una specie di blocco dell’articolazione che poi si scioglie ( a volte rumorosamente) permettendo di completare, con dolore, il movimento iniziato. L’anca a scatto puo’ essere generata dalla presenza di corpi estranei tra femore ed acetabolo ( intra articolare) o da una frizione tra anche e corpi esterni (extra articolare).
COME SI AFFRONTANO LE PATOLOGIE DELL’ANCA?
Ogni patologia necessita di un approccio terapeutico diverso e per questo che il dolore dell’anca deve essere studiato e collocato nell’ambito di un programma riabilitativo elaborato appositamente.
E’ necessario eseguire delle terapie manuali ( Cyriax,Mulligan, Maitlain,Osteopatia,McKenzie,Osteopatia) specifiche a seconda della patologia in atto, magari associandole a terapie fisiche come la laserterapia ad alta potenza (Nd Yag), tecarterapia o magnetoterapia per lenire il dolore, sfiammare l’area colpita e stimolare la rigenerazione dei tessuti.
Alcune patologie richiedono l’impianto di una protesi nell’articolazione; questo avviene specialmente quando i tessuti cartilaginei sono molto rovinati o si rompe una parte di osso difficilmente ricalcificabile. In questi casi la riabilitazione deve essere tempestiva. La fisioterapia post intervento dell’anca cambia anche del tipo di operazione a cui il paziente e’ sottoposto.; il medico puo’ infatti aver sostituito tutto il femore o solo parte di esso. Lo specialista deve essere in grado di scegliere il miglior approccio riabilitativo per poter assicurare al paziente il recupero piu’ veloce e piu’ completo per tornare alle proprie attivita’ quotidiane.