Ernia del disco

ERNIA DEL DISCO

Dobbiamo parlare dell’ernia del disco perche’ in giro ci sono troppe informazioni non molto precise e spesso molte cose non vengono dette.

Di seguito troverai la spiegazione di quello che avviene alla tua schiena con un’ernia e soprattutto scoprirai cosa fare in questi casi.

La colonna vertebrale e’ formata da molte vertebre impilate una sopra l’altra, tra una vertebra e l’altra abbiamo un cuscinetto (disco intervertebrale) che ammortizza i carichi e permette i movimenti delle vertebre.

L’ernia del disco quindi e’ un problema che si manifesta nella colonna vertebrale ed e’ la fuoriuscita del disco intervertebrale dalla sua sede naturale.

PERCHE’ L’ERNIA DEL DISCO E’ COSI’ DOLOROSA?

Per farti capire il problema, ti devo prima spiegare come e’ fatto il disco.

Il disco e’ composto principalmente da due strutture:

  • il nucleo polposo
  • l’anello fibroso

Il nucleo polposo: e’ la parte centrale, il suo nome ci suggerisce la sua caratteristica, infatti e’ la parte liquida e gelatinosa del disco. I liquidi hanno una caratteristica fisica, come sai sono incomprimibili. Ti faccio un esempio: se hai un palloncino d’acqua e provi a comprimerlo tra le tue mani, questo inizia a deformarsi fino a rompersi; il liquido non si e’ compresso, ma ha sfiancato la pressione sulle pareti del palloncino fino a lacerarle. Qualcosa di simile avviene anche per i nostri dischi. Per lo stesso fenomeno, il carico del peso del nostro corpo, preme sul disco che ha un nucleo liquido ( come il palloncino), questo non potendosi comprimere, sfianca la pressione verso l’esterno, in questo caso non ci sono le pareti del palloncino ma l’anello fibroso.

Anello fibroso: anche in questo caso, il nome ci suggerisce la sua forma e la sua funzione; rappresenta la parete di contenimento del nucleo polposo. La natura ha dotato l’anello di grande resistenza ed allo stesso tempo elasticità,’ ed e’per questo motivo che la sua struttura e’ molto particolare. E’ fatto di molte fibre disposte in modo strategico per sopportare la pressione del disco sulle sue pareti. Per farti un esempio pratico, le fibre dell’anello fibroso assomigliano agli strati di una cipolla.

COME AVVIENE L’ERNIA?

Il nucleo gelatinoso del disco, non sopportando il carico della pressione, inizia a premere sugli strati dell’anello fibroso fino a lacerarli, cosi’ giorno dopo giorno, il nucleo si crea una strada, meglio un tunnel per fuoriuscire.

PERCHE’ IL DISCO FUORIESCE?

Abbiamo detto prima che la natura ci ha costruito in maniera perfetta, perche’ allora succede questo? Si e’ forse dimenticata di qualche dettaglio? No, in realta’, la natura ci ha dato forma in modo davvero perfetto, ma siamo noi che sbagliamo qualcosa:
Postura: una eccessiva pressione esercitata sul disco determina la sua fuoriuscita. C’e’ un’altra cosa che non abbiamo detto prima ed e’ che se il disco fuoriesce dalla sua sede naturale e’ perche’ da tempo si e’ innescato un processo di deterioramento di quest’ultimo, ovvero si e’ disidratato e questo fatto determina la perdita della sua efficia di ammortizzatore naturale.

FAI QUESTO TEST….

Ti faccio un esempio che puoi provare oggi stesso. Misura la tua altezza al mattino quando ti svegli e alla sera prima di dormire, non ci crederai ma ci saranno almeno un paio di centimetri di differenza.
Cosa e’ successo in una giornata? E’ accaduto che per l’effetto della pressione, il liquido dei dischi intervertebrali e’ stato assorbito dalle pareti delle vertebre sottostanti e soprastanti; durante la notte o nelle situazioni in cui il carico e’ minore avverra’ il ritorno di questo di nuovo nella sua sede originaria.
Quello che sbagliamo ogni giorno e’ la postura. Assumiamo delle posizioni del nostro corpo che aumentano drasticamente i carichi sui dischi, disidratandoli precocemente e determinandone protrusioni ed ernie.
Adesso ti trovi di fronte al computer, forse leggendo le righe precedenti, avrai gia’ modificato un po’ la tua posizione, ma se ti accorgi che hai il dorso piegato e il collo in avanti (formando una gobba), allora non hai idea di quanto carico i tuoi dischi stanno sopportando, quasi il doppio di quello che sopporterebbero se fossi in piedi dritto.
Immagina questa situazione giorno dopo giorno. Per questo, il miglior modo di prevenire l’ernia del disco e’ modificare le proprie abitudini.

Adesso posso rispondere alla domanda: perche’ fa male l’ernia del disco?

Perche’ proprio nella zona, in cui generalmente fuoriesce il liquido del nucleo, ci sono le radici nervose che fuoriescono dal midollo e che raggiungeranno gli arti. Il liquido fuoriuscendo, comprime la radice nervosa, provocando quei dolori caratteristici che si irradiano anche alla gamba ed al braccio e provocano alterazioni della sensibilita’.

CURARE L’ERNIA DEL DISCO

Per il sottoscritto, occorre valutare caso per caso, facendo una accurata anamnesi ed esame clinico per scegliere la terapia manuale (OSTEOPATIA, McKENZIE, MULLIGAN, CYRIAX, Mc CONNELL, TRATTAMENTO CONNETTIVALE, ETC) piu’ idonea a quella persona. Alla terapia manuale (prioritaria) puo’ essere associata una terapia fisica (laserterapia ad alta potenza Nd Yag).

Il soggetto verra’informato sulle postura da evitare e quella da mantenere, inoltre verranno insegnati dei movimenti per migliorarla e mantenere l’efficacia del trattamento nel tempo.

Gia’ alla prima seduta deve ottenere dei miglioramenti e nel giro di poche sedute avere la scomparsa della sintomatologia dolorosa senza l’ausilio di nessun farmaco. Se non ha avuto nessun beneficio dal trattamento (rarissimi casi), non ha senso fare una seconda seduta! Ancora piu’ rari sono i casi in cui, dopo l’esame clinico, il soggetto non verra’ trattato perche’ saranno emersi dei segni (mancanza riflessi e forza) per cui e’ necessaria una valutazione neurochirurgica.

E’ importante quello che fai, come e’ importante farlo il prima possibile.